mercoledì 17 aprile 2013

Dialogo tra Dio e Lucifero



Dialogo tra Dio e Lucifero
Pre Scriptum:
Come sapete, se non siete “ignoranti”….la Bibbia è stata scritta da persone “ispirate”…(in realtà copiata da libri di Tradizioni Religiose precedenti)…ma questo è solo un dettaglio.
Ebbene anch’io sono stato “ispirato” ed ho riportato per iscritto quanto l’ispirazione mi ha mostrato.


Un mattino di primavera avanzata, Dio standosene semi sdraiato su una nuvoletta bianca con le mani incrociate dietro il capo, contemplava il Creato.
Sorridendo si compiaceva con se stesso e pensava: “Ma che bella cosa ho fatto! Quanti vegetali, animali, sia terrestri che acquatici e gli uccelli, gli Angeli e poi…eh si…poi l’Uomo, proprio a mia immagine e somiglianza, come del resto gli Angeli”
Mentre era lì tutto contento lo raggiunse Lucifero.
“Ciao Dio”. Lo salutò Lucifero.
“Ciao Lucifero, che piacere vederti, come te la passi?”
“Non c’è male” rispose Lucifero.
“Certo che non c’è” riprese Dio, “non sono mica scemo, non lo’ho creato!”
“A proposito di creazione” disse Lucifero “Tu mi hai fatto a tua immagine e somiglianza dandomi tutti i poteri che hai tu…”
“Ebbene?”. Rispose Dio.
“Ebbene ora voglio essere io Dio e tu sei invitato a farti da parte”.
“Ma sei scemo? Di Dio ce n’é uno solo e quello sono Io, togliti dalla testa certe idee, che potrebbero essere rischiose”.
“Certo” continuò Lucifero. “Rischiose per te, perché se prendo il tuo posto tu non vali quasi più niente”.
E Dio tirandosi un po’ su dalla nuvoletta sulla quale era semi sdraiato e porgendo le mani verso Lucifero con voce pacata disse: “ Luciiiifero, ma cosa dici? Tu sei l’Angelo più bello, più intelligente e quello che amo di più, smettila di dire stupidaggini, non fare il bambino”.
“Ecco, a proposito di bambini, tu hai dato agli uomini poteri inimmaginabili, uno Spirito, un’anima ed un corpo e li hai fatti Re dell’Eden, mentre io devo lavorare come un matto per portare loro la Luce. Ti sembra giusto? Sai cosa faccio? Io li sedurrò sia l’uomo che la donna, no prima la donna,(anche lui maschilista di merda) poi darò loro da mangiare il frutto proibito, così loro adoreranno me e non più te. Tiè!”. E fece un gesto eloquente….
“Ma non dire cazzate Lucifero, tu hai un compito meraviglioso…”
“E no!”.  Lo interruppe Lucifero “Io non posso dire cazzate, poiché il pisello a noi Angeli mica lo hai fatto! All’uomo si e noi…asessuati. Neanche il piacere di una scopata. Ti pare bello? Ti garantisco che ci riuscirò e dopo creerò il Male e farò in modo che gli umani si odino tra loro, che facciano guerre, che si uccidano, che mentano, che ti bestemmino, che…Mhmm…non hai idea del casino che ti combino!”
“Luciferooo…Ricorda che il Dio sono IOOOOO!” Disse Dio leggermente adombrato.
“Si e mi ricordo anche che ti sei tenuto segreto qualcosa che noi Angeli non conosciamo e nemmeno l’essere umano. Anche per questo sono furibondo”.
E Dio alzandosi del tutto e arrossendo un po’: “In effetti….si…beh…qualcosina me la sono tenuta…ma è piccola cosa…che vuoi? Anch’io ho i miei segreti…da Dio”.
“Tieniti il tuo segreto, ma io farò ciò che ti ho detto”. Disse deciso Lucifero.
“Se fai il coglione io inventerò la Madonna e Gesù Cristo, (E il verbo si è fatto carne e abitò tra noi e noi abbiamo contemplato la Sua Gloria, gloria come d’ unigenito del Padre, pieno di grazia e verità, e un po’ primai quali non dal sangue né dal voler di carne, né dal voler dell’uomo, ma da Dio son nati.) e quello ti farà un culo così, a te e a tutti quelli che ti seguiranno in questo programma di merda”. Disse Dio severamente.
Ma Lucifero, come sappiamo, fece veramente un disastro ed ancora oggi, l’essere umano si cimenta per correggerlo. Già, proprio l’Essere Umano!
Diamo una mano al Buon Dio che ci ha fatti così bene, alla faccia di quel deficiente di Lucifero.

Questa è la mia ispirazione
Liberi di crederlo o meno….
Tanti saluti a tutti
Paolo Oddenino Paris

martedì 16 aprile 2013

Storia di un cammello che voleva essere un dromedario



Storia di un cammello che voleva essere un dromedario


articolo di Paolo Oddenino Paris - storia di un cammello che voleva essere un dromedario
Per quanto possa sembrarvi strana questa è una storia vera….
C’era una volta un cammello che, come tutti i cammelli, aveva due gobbe, ma lui ne avrebbe voluta avere una sola.
Si reca allora dal Re della foresta, il Leone e gli chiede se per cortesia poteva trasformarlo in un cammello con una sola gobba.
Il Leone un po’ stupito gli chiese perché, dato che, in quanto cammello, era ben fatto con un portamento fiero e con un’ ambiata da far invidia.
Il cammello non seppe dare una risposta precisa, ma gli scappò di dire che un suo amico dromedario era stato proposto per un incarico importante nel branco in cui viveva, diversamente lui, pur essendogli stata offerta la stessa proposta dal suo branco, non si sentiva a proprio agio. Voleva essere diverso, in modo che tutti lo riconoscessero come “capo” appena visto.
Allora il Leone gli sbranò la gobba che riteneva meglio, non certo trasformandolo in dromedario, ma con tutte le caratteristiche del cammello.
Di fatto però, quando tornò al branco, tutti lo guardarono stranamente, non solo ma gli revocarono la proposta.
Morale: se sei un cammello cerca di esserlo sino in fondo e siine fiero…poiché se cerchi di assumere una “veste” diversa da quella che il buon Dio ti ha dato, rischi di non essere accettato!
Quanti tra voi si sentono veramente chi sono?
L’unico suggerimento che ho da dare è: “Sii chi sei e non tentare MAI di travestirti…tanto ti si riconoscerebbe sempre…”
E se sei un “cammello” porta con fierezza le due gobbe
A buon intenditor…
Un caro saluto


Paolo Oddenino Paris



martedì 9 aprile 2013

I dieci Comandamenti (articolo di Paolo Oddenini Paris)



I dieci Comandamenti

i dieci comandamenti - articolo di Paolo Oddenino Paris
1) IO SONO IL SIGNORE DIO TUO, NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME
2) NON PRONUNCIARE IL NOME DI DIO INVANO
3) RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE
4) ONORA IL PADRE E LA MADRE
5) NON UCCIDERE
6) NON COMMETTERE ATTI IMPURI  (Una volta era detto “NON FORNICARE”)
7) NON RUBARE
8) NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA
9) NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI
10) NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI

Ho già scritto a sufficienza sui primi tre, ora voglio soffermarmi su alcuni degli altri sette.
1)   Onora il padre e la madre.
Il significato pare ovvio, ma per qualcuno potrebbe non esserlo. Per esempio le persone che in età infantile sono state abbandonate dai genitori. Alcuni di loro, adottati, si sono trovati ad essere inseriti in un contesto familiare felice, altri meno. Ma il principio del “Comandamento” non si riferisce a queste condizioni, bensì al fatto che due persone abbiano dato vita ad un altro essere, dotato di corpo anima e Spirito.
Ecco il significato: in ogni caso il figlio dovrebbe avere nei confronti dei genitori reali il senso di gratitudine per avere ottenuto da loro il “passaggio” a questa vita.
Tutto il resto non conta, o per lo meno è un evento che si può considerare tristemente, ma non certo accusando padre e madre per averlo messo al mondo.
Potrebbe essere difficile capire, ma l’invito è riflettere; se i genitori di sangue non lo avessero fatto, chi mai al posto loro ne avrebbe avuto la responsabilità?
Che poi l’abbiano scaricata su altri è ancora un evento che dovrebbe essere analizzato profondamente. I motivi potrebbero essere se non “giustificati”, quanto meno capiti. Questo succede raramente. Molto più facile “accusare” che capire!

Riporto ancora una volta per intero i 10 comandamenti, poi li commenterò.
1) IO SONO IL SIGNORE DIO TUO, NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME
2) NON PRONUNCIARE IL NOME DI DIO INVANO
3) RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE
4) ONORA IL PADRE E LA MADRE
5) NON UCCIDERE
6) NON COMMETTERE ATTI IMPURI (NON FORNICARE)
7) NON RUBARE
8) NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA 
9) NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI
10) NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI

NON UCCIDERE  : Prova a spiegarlo a chi dichiara guerra! Troverà non solo “giustificazioni” ma addirittura RAGIONI inoppugnabili…o quasi!

NON FORNICARE : Cosa significa? Un tempo si diceva che derivasse dall’onanismo,ossia da Onan che sprecava lo sperma gettandolo per terra. Ossia gettava quanto di più Sacro l’essere umano possiede: la possibilità di procreare. Oltre “sprecare”, senza preoccuparsi del dispendio dell’ energia più potente in natura, quella che potrebbe dare Vita.

NON RUBARE : Inutile ogni commento, vero? Forse è bene dare qualche dettaglio, si possono rubare soldi, oggetti, ma anche idee, oppure intere opere letterarie e/o artistiche, invenzioni, brevetti, ecc. (Plagio in sostanza)

NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA : Sarei proprio curioso come i “giudici” possano capire se un testimone è autentico o fasullo! Ho saputo che un Giudice Inglese ha meditato per vent’anni sulla verità. Alla fine era in grado con una sola occhiata di capire se il teste diceva la verità o mentiva.Quanti atri giudici lo hanno fatto? Che io sappia nessuno! Però continuano a “giudicare”…non li invidio…la coscienza è loro.

NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI : Puntualizzo che il termine è “desiderare”…non “possedere”…E qui Freud avrebbe qualcosa da dire relativamente alle emozioni…in che modo potremmo impedirci di “desiderare”? Quindi di provare emozioni e sensazioni? Mah….

NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI : Credo che sempre Freud si lancerebbe in una escussione alquanto lunga per spiegare che non desiderare, in questo caso equivale a “castrare” le nostre puntuali pulsioni inconsce.
La “Legge” riportata da Mosè era a quel tempo necessaria, poiché nel popolo che guidava si commettevano ingiustizie violente e sempre “giustificate” dai diversi libri della Bibbia. Quindi, senza togliere a Mosè le sue capacità di guida, è possibile che egli abbia “interpretato” in modo saggio quanto poi ha esposto come “Comandamenti Divini”. Nessuna critica dunque, ma solo riflessione, attenzione e considerazione del periodo storico.

Ma un giorno Gesù Cristo ha spazzato via con due sole indicazioni, già citate in precedenza, tutti e sette i comandamenti: “Ama il prossimo tuo come te stesso” e “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.

giovedì 4 aprile 2013

Ama il tuo nemico (articolo di POP)



Ama il tuo nemico
Non vi sto prendendo per i fondelli, vi sto solamente riportando quanto il Maestro ci ha insegnato!
Non crediate sia stato per me facile seguire questo insegnamento e forse non lo è ancora adesso, ma ci provo…
Ho un unico Referente: Gesù Cristo. Ringrazio chi me lo ha fatto conoscere.
L'amore dei nemici
27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano,
28 benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano.

29 A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica.
30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo.
31 Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.
32 Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.
34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.

35 Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo; perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi.
Misericordia e beneficenza
36 Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato;

38 date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio ».


Condizioni dello zelo
39 Disse loro anche una parabola: « Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in una buca?»
40 Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro.
41 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?

42 Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

43 Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni.
44 Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
45 L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.

Necessità della pratica
46 Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?
47 Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile:
48 è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.

49 Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande ».


Ho lasciato apposta i riferimenti degli Evangelisti, in modo che possiate, se lo volete fare, dare un’occhiata e magari farvi un’idea vostra delle Parole di Gesù il Cristo.

Ciao a tutti, atei, credenti , agnostici e…Iniziati!

                                                                    Paolo Oddenino Paris

P.S. Che tu sia ateo o agnostico non ha nessuna importanza! Le parole del Cristo sono per l’ESSERE UMANO, qualunque sia il suo stato relativamente al credere per fede o al riflettere e meditare con intelligenza.