martedì 2 aprile 2013

L' eleganza

L’eleganza


articolo di Paolo Oddenino Paris - L'eleganza
Spesso il termine “elegante” viene attribuito al vestito che qualcuno indossa.
Niente di male, ma è estremamente riduttivo.
L’eleganza è sapersi esprimere in un dato modo, che altri non conoscono, usare una gestualità che altri non immaginano nemmeno, è l’eloquio raffinato che altri non riescono ad usare, è lasciare la rigidità ed essere sciolti e rilassati, è armonia, è tutto quello che, forse, non hai mai nemmeno immaginato.
Non ti sto dando dell’ignorante, semplicemente del….riduttivo.
Certo,una casa può essere elegante, un’auto può essere elegante, un vestito può essere elegante, ma sono OGGETTI!
L’eleganza di cui parlo è quella dell’artista, del creativo, ma anche dello scienziato, del matematico, del...(indovina un po’)
Ridurre l’eleganza significa semplicemente non conoscerla.
Ti è mai capitato di essere insieme a delle persone in cui l’eleganza era evidente nel loro vestito, ma dentro erano rozzi e sciatti?
Ecco, l’eleganza si misura anche dalle parole, dai gesti, dal portamento, dalla voce, o dal suo timbro.
Forse ti è capitato di osservare una donna bellissima e poi sentirla parlare…meglio il silenzio, in certi casi, vero?
Essere eleganti è una virtù innata, anche se qualcuno l’ ha appresa a forza di stare con persone eleganti.
E’ vero l’eleganza la si può apprendere, ma se dentro non vi è quel quid proprio, non si sarà mai autenticamente eleganti, solo ottimi imitatori.
Se osservassimo con attenzione certi nostri politici, in quanto ad eleganza…li manderemmo a ripulire le stalle…e forse non solo per questo motivo!
Attori, attrici, personaggi pubblici che sfoderano sciocchezze ad ogni frase, ad ogni gesto, in ogni momento.Che tristezza!
“L’abito non fa il Monaco”, vero, ma in certi casi…aiuta. Più correttamente, confonde.
Ci si può sentire eleganti ed esserlo veramente, anche con un vecchio “paletò”, altri, con uno schianto di smoking, continuano ad essere…scimmioni.
Eleganza è sapersi riconoscere, avvincere, conquistare, attrarre, senza fare assolutamente nulla. Si è, e questo basta.
Si può, per esempio essere degli ottimi esecutori di un pezzo al pianoforte, ma l’eleganza nel suonare è tutta un’altra cosa. Il “tocco” è elegante, non il pezzo. D’altronde lo stesso pezzo suonato da due persone diverse ti offre emozioni diverse e anche questa, secondo me, è eleganza.
Non è importante saperlo suonare con competenza, ma con quel quid di cui ho accennato all’inizio.
L’eleganza dunque è quanto distingue una persona da un’altra, non solo ma della prima si apprezza tutto mentre della seconda…niente!
Essere “eleganti” quindi non è essere ben “vestiti” oppure avere una Ferrari, ma è un fatto interiore.
Sveglia gente….


Paolo Oddenino Paris

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