martedì 16 luglio 2013

Un fiocco di neve



Un fiocco di neve

gli articoli di Paolo Oddenino Paris
Il vento soffiava lento, sembrava pigro. Le foglie si muovevano a mala pena. Una nuvola passeggera transitava sospirando. Io camminavo per il prato alla ricerca di qualcosa, ma non sapevo cosa…capita…
Il cielo azzurro mi dava la sensazione di immensità e più lo guardavo più mi sembrava di conoscerlo, non il cielo in sé, ma ciò che conteneva.
Vita? Intelligenze? Dio?
Mah…e mentre riflettevo su questo mi venne in mente di chiedere un segno uno qualunque che mi indicasse che non eravamo soli.
Aprii le mani spalancando le braccia, come ad invocare il segno.
Rimasi alcuni minuti a faccia in su ad attendere, poi improvvisamente senza nessun preavviso sulla mia mano destra cadde un fiocco di neve, a luglio è perlomeno strano!
Ecco il segno, semplice, piccolo ma di una bellezza straordinaria, la sua struttura perfetta, il suo disegno che solo un Dio avrebbe potuto creare.
Fui felice.
A volte basta poco per esserlo.
Tornai a casa con il cuore colmo di gioia. La mente vuota. Il corpo efficiente e leggero.
Mia madre mi chiese dove fossi stato. “In un prato” Risposi ancora stralunato.
“Hai l’aria di uno che ha visto i marziani”. Disse sorridendo.
“No” Risposi “Solo un fiocco di neve”.
Rimasi ricoverato per una settimana in  osservazione in psichiatria…
Quando ti capita di vedere qualcosa di straordinario, meglio tacere…
Avevo 9 anni. Questa è l’unica “giustificazione” che riesco a dare.
Stateve accuorti stregoni…potreste finire in osservazione psichiattrica anche per più di una settimana.
Ciao
                                                               
    Paolo Oddenino Paris

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