Dialogo tra San Giuseppe e Paolo
Stavo passeggiando nel giardino, quando da dietro un
cespuglio spuntò Giuseppe.
“Come te la cavi?”
Mi chiese.
“Così, così” Dissi:
“Non sto proprio benissimo, ma mi affido al tuo Figlio putativo e lui mi
aiuta”.
“Non dimenticare la
promessa, devi preparare le persone alla disponibilità. Poi interverrò io. Ma,
come ti ho già detto se non sono disponibili, nessuno al mondo, nè in questo e
nemmeno in quell’altro potrà fare niente!”
“Stai tranquillo
che mi sono già venute in mente due o tre cose che indurranno le persone nella
miglior disponibilità”. Dissi.
“Certo avrò bisogno
del tuo aiuto, ma quando sarà il momento…altro che “miracoli…” Dissi sicuro di
me.
“Paaaaolo…Non ti
esporre troppo. Di figure barbine ne hai già fatte abbastanza. Ma se segui le
mie indicazioni vedrai che tutto andrà per il meglio”:Disse Giuseppe.
“Ma figurati se non
le seguo”. Dissi convinto.
“Ecco, allora
prepara un paio di persone con un Intento della Madonna, cioè, molto fermo e
poi fate qualche esperienza senza di me. Poi mi racconterai come sono andate le
cose ed io se mai ti dirò cosa correggere o perfezionare. Ok?”
“Ok, Giuseppe”
Dissi facendogli il gesto specifico.
“E curati la
salute…non far fare tutto a me!” Disse ancora Giuseppe.
“Va bene” Dissi un
po’ timidamente.
“Tu non hai mica
idea di quante persone verranno a cercarti” Disse Giuseppe con un sorrisino
ambiguo.
“Cercare me? E no,
verranno a cercare te!” Affermai.
“Si, si…Cercheranno
me, ma attraverso di te” Soggiunse Giuseppe.
Quindi si diresse
verso il Tasso e sparì dietro una porta dimensionale.
Ed ora a me il
compito di fare ciò che ho promesso.
Aspettate e
vedrete.
Paolo Oddenino Paris
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