martedì 19 febbraio 2013

LO ZEN (POP)


Lo ZEN - aricolo di Paolo Oddenino ParisLO ZEN

Tra le diverse discipline Spirituali, quella che, forse, è più conosciuta almeno come nome, è lo Zen.
Vi sono diverse metafore relative allo studio ed alla pratica dello Zen, a me piace citare questa: “La gente che pratica la Via ai nostri giorni non ha ancora capito cosa sia, tanto forte è il desiderio di risultati concreti.”
La stessa cosa possiamo dirla per la nostra via, quella Essena.
Chi ha veramente compreso il vero significato della Via?
Come ogni Tradizione Iniziatica speso ci si aspetta da essa risultati materiali, concreti, visibili e tangibili.
Ma come ogni altra Via essa propone uno studio dello Spirito e non della mera materia.
Ho usato lo Zen come paragone perché è il più conosciuto, ma vi sono altre Vie meno conosciute, altrettanto valide.
Cercare in se stessi è quanti propongono tutte, nessuna esclusa.
Solitamente chi decide di dedicarsi allo Zen in oriente diventa monaco o suora, dedicandosi alla ricerca in monasteri. Da noi non è richiesto questo. Continuiamo a vivere nella società in cui si è inseriti.
Questo fa una differenza enorme poiché se si fosse in un monastero le suggestioni dell’Operal Nero sarebbero meno forti.
Per questo motivo occorre avere più forza nel dedicarsi diligentemente alla ricerca.
I sostenitori del Buddha dicono sia stato carismatico, ma soprattutto pieno di compassione, per indicare una Via oltre la sofferenza.
Indica anche modi per seguire la via suggerendo quattro verità:

1)   Il dolore è ilo risultato dell’impermanenza della vita.

2)   Il dolore è causato dal desiderio che la vita sia diversa da quello che è.

3)   Per far cessare il dolore è necessario far cessare il desiderio.

4)   Il modo per far cessare in desiderio è seguire il nobile ottuplice sentiero.

Ma noi seguiamo gli insegnamenti di Cristo, che di fatto sono solo due :

1) “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”   e… 

2) “Ama il prossimo tuo come te stesso”

Tutto l’insegnamento del Cristo potrebbe essere riassunto in queste due semplici frasi.
Semplici, si fa per dire…
La differenza sostanziale tra i due insegnamenti è che Buddha ha dato una serie di indicazioni , lunghe e precise, Cristo solo due oltre ai suoi discorsi che potevano comprendere solo chi aveva orecchie per intendere…
Naturalmente occorre considerare che tra i due vi sono 500 anni di distanza.
Quindi un apprendimento approfondito sia dell’ottuplice via da parte del Cristo, oltre  alle indicazioni provenienti dalle diverse Tradizioni che confluirono in quella Essena
Oggi viviamo in un’epoca in cui vi è confusione. Spiritualità viene confusa con religione e tra le religioni pare vi sia incompatibilità.
Ma se l’essere umano è, oltre al corpo, uno Spirito, perché ci si deve accanire verso religioni che asseriscono di essere le uniche portatrici della verità?
Pace in terra…
Pace nei cuori.
Pace nello Spirito.

A tutti un saluto

                                                                      Paolo Oddenino Paris

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