martedì 17 settembre 2013

Le qualità nascoste - articolo di Paolo Oddenino Paris



Le qualità nascoste

Quasi ogni giorno possiamo apprezzare qualità in persone che incontriamo.
Spesso con stupore, dato che non avremmo mai sospettato che l’interlocutore possedesse certe qualità.
Vi sono persone talmente umili che quasi non parlano, ma quando lo fanno estrapolano la loro competenza in argomenti che a volte per noi sono ostici.
Mi è capitato più di una volta di apprezzare qualità in persone che non le rappresentavano ostentatamente, ma quasi le tenevano nascoste. In altre occasioni ho notato che alcune qualità emergevano in virtù di una sola indicazione, in quei casi erano nascoste alla persona stessa.
articolo di Paolo Oddenino Paris

Ricordo una volta negli anni ’80 che uno studente di medicina stava frequentando un mio corso di mnemotecnica e lettura rapida. Il corso lo teneva un mio assistente, molto bravo.
Di solito la velocità di lettura varia tra le 250 e le 300 parole al minuto. Seguendo il corso è possibile leggerne anche tremila al minuto, ma né io e nemmeno il mio assistente ci eravamo impegnati per raggiungere quel record.
Antonio, il mio assistente, un giorno mi disse che lo studente di medicina leggeva tremila parole al minuto e lui si vergognava per non essere come il suo studente!
Lo tranquillizzai, sostenendo che senza il suo insegnamento, quello studente non avrebbe mai scoperto questa qualità. Anzi di rallegrasi proprio perché era stato lui che, con pazienza e professionalità, lo aveva portato a quel risultato.
È mia convinzione che molte persone non conoscano tutte le qualità che possiedono e che di conseguenza non le mettano in pratica. Ma se, per un “caso” fortuito o uno studio apposito, esse emergono, ecco che lo stupore che proviamo è giustificato.
Mia madre mi diceva spesso di fare di necessità virtù, ossia di trovare la soluzione migliore ad un problema che mi si presentava.
Grazie a questo insegnamento ho superato empasse che diversamente non avrei saputo come superare. (Grazie mamma!)
Seguendo quell’insegnamento ho avuto modo di scoprire qualità che nemmeno immaginavo.
Credo che questo fenomeno sia capitato a diverse persone.
Pertanto, quando ci troviamo di fronte ad un’avversità, anziché rammaricarsi, cerchiamo dentro noi stessi la soluzione, la troveremo sempre.
In questo modo avremo anche il piacere di scoprire qualità nascoste e di utilizzarle nel quotidiano.
Quando ero bambino soffrivo di telepatia. Mi capitava infatti di sentire pensieri ed emozioni delle persone sul tram. A volte era divertente, altre per niente.
Mi capitava di sentire una frase di mia madre o di mio padre prima che la pronunciassero ed io, che credevo l’avessero detta ad alta voce, rispondevo. Fortunatamente i miei genitori non mi hanno mai tarpato questa qualità. E quando chiedevo come mai altri bambini non sentissero i pensieri, la risposta era sempre la stessa:”A qualcuno capita ad altri no. Tu ritieniti fortunato e usa questa qualità per il meglio”.
Nella vita poi mi è capitato di incontrare persone con le quali era facile percepirsi vicendevolmente, così come, diversamente, nemmeno con un disegno altri riescono a comprendere quello che esprimo.
Sappiamo bene di non avere limiti se non quelli che crediamo di avere, ma come al solito, per scoprire qualità nascoste, a volte, ci è necessario un leggero trauma.
Ok, non è la via migliore.
Ma se la vita ti si propone così è perché in qualche modo la si è cercata.
Oggi, in virtù dei seminari de “Il Rubino 1-2 e 3”, tutti possono estrapolare qualità sommerse e farle divenire di uso quotidiano.
Questa è una scelta.
Tu cosa scegli?
Ciao, ciao
                                                                         Paolo Oddenino Paris

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