martedì 3 settembre 2013

Salvare una vita



Salvare una vita

Certamente ne avrete sentito parlare più di una volta che un medico ha salvato la vita ad una persona, eseguendo una diagnosi precoce e la successiva terapia o intervento chirurgico.
Così come avrete sentito, forse dai nonni, raccontare come in tempo di guerra, qualcuno ha salvato la vita ad un altro.
Ma non è di questi argomenti che intendo parlare, ne hanno parlato tutti e fatto anche dei film.
gli articoli di Paolo Oddenino Paris

Voglio riferirmi a chi con amore e “sacrificio” di sé, sta accanto ad una persona che, diversamente, non sarebbe in grado di muoversi, mangiare, bere, ecc.
E non mi riferisco specificatamente alle “badanti”, per quanto siano da apprezzare, ma a quelle persone che non lo fanno di mestiere, ma solo per amore.
E non necessariamente per amore della persona in sé, ma piuttosto quell’amore Cristiano che sentono nel cuore.
In questo caso il termine sacrificio ha proprio la valenza di rendere Sacro il loro tempo, la loro dedizione ed il loro amore.
Potrebbe succedere ed è successo, che il tempo fosse limitato, ma senza il sostegno della persona di cui parlo, l’altro/a non sarebbe sopravvissuta.
Lo so che esistono istituzioni che dovrebbero prendersi cura di casi come quello che descrivo, ma a volte ci vuole tempo per essere accettati e quel tempo è vita!
Le istituzioni per loro natura rispettano delle regole, tra le quali vi è anche quella della “precedenza”.
E se la domanda è stata fatta in un tempo in cui ve ne sono altre vi sarà un tempo di attesa, appunto di vita…che dovrebbe essere mantenuta da qualcuno.
È a questo qualcuno che voglio dire GRAZIE, chiunque esso sia. Forse è capitato anche a voi di trovarvi in situazioni simili e forse vi siete comportati come ho descritto. Bene!
Con questo articolo voglio solo portare l’attenzione là dove spesso viene distolta dal quotidiano; a coloro di cui ho parlato.
L’invito è di sostenere quella persona nelle sue faccende, darle una mano, non necessariamente sostituendola, ma semplicemente aiutarla affinché non si senta sola nell’impegno che si è presa.
Spesso ciò che fanno non viene detto, per pudore, per delicatezza ed anche per non apparire martirizzate da una scelta che, in fondo, hanno fatto da sole.
Nessun obbligo, nessuno stipendio, nessuna responsabilità personale, ma solo AMORE!
Forse vi state chiedendo perché mai abbia scritto un articolo come questo…
Sinceramente non lo so. Ho solo seguito un’ispirazione, forse giuntami da…lascio a voi immaginarlo.
Mi capita di scrivere cose che non ho programmato, ma che mi giungono in virtù di un’ispirazione. Ecco questo è solo un esempio.
Se però sapete leggere “tra le righe” è possibile scopriate che qualcosa vi dica più in profondità.
Ed è lì che mi piacerebbe giungessero le mie parole, non altrove.
Altrove è sempre troppo lontano dal cuore…
Ciao a tutti
                                                       
                                                                           Paolo Oddenino Paris

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