Le qualità nascoste
Quasi ogni giorno
possiamo apprezzare qualità in persone che incontriamo.
Spesso con stupore,
dato che non avremmo mai sospettato che l’interlocutore possedesse certe
qualità.
Vi sono persone
talmente umili che quasi non parlano, ma quando lo fanno estrapolano la loro
competenza in argomenti che a volte per noi sono ostici.
Mi è capitato più
di una volta di apprezzare qualità in persone che non le rappresentavano
ostentatamente, ma quasi le tenevano nascoste. In altre occasioni ho notato che
alcune qualità emergevano in virtù di una sola indicazione, in quei casi erano
nascoste alla persona stessa.
Ricordo una volta
negli anni ’80 che uno studente di medicina stava frequentando un mio corso di
mnemotecnica e lettura rapida. Il corso lo teneva un mio assistente, molto
bravo.
Di solito la
velocità di lettura varia tra le 250 e le 300 parole al minuto. Seguendo il
corso è possibile leggerne anche tremila al minuto, ma né io e nemmeno il mio
assistente ci eravamo impegnati per raggiungere quel record.
Antonio, il mio
assistente, un giorno mi disse che lo studente di medicina leggeva tremila
parole al minuto e lui si vergognava per non essere come il suo studente!
Lo tranquillizzai,
sostenendo che senza il suo insegnamento, quello studente non avrebbe mai
scoperto questa qualità. Anzi di rallegrasi proprio perché era stato lui che,
con pazienza e professionalità, lo aveva portato a quel risultato.
È mia convinzione
che molte persone non conoscano tutte le qualità che possiedono e che di conseguenza
non le mettano in pratica. Ma se, per un “caso” fortuito o uno studio
apposito, esse emergono, ecco che lo stupore che proviamo è giustificato.
Mia madre mi diceva
spesso di fare di necessità virtù, ossia di trovare la soluzione migliore ad un
problema che mi si presentava.
Grazie a questo
insegnamento ho superato empasse che diversamente non avrei saputo come
superare. (Grazie mamma!)
Seguendo
quell’insegnamento ho avuto modo di scoprire qualità che nemmeno immaginavo.
Credo che questo
fenomeno sia capitato a diverse persone.
Pertanto, quando ci
troviamo di fronte ad un’avversità, anziché rammaricarsi, cerchiamo dentro noi
stessi la soluzione, la troveremo sempre.
In questo modo
avremo anche il piacere di scoprire qualità nascoste e di utilizzarle nel
quotidiano.
Quando ero bambino soffrivo
di telepatia. Mi capitava infatti di sentire pensieri ed emozioni delle
persone sul tram. A volte era divertente, altre per niente.
Mi capitava di
sentire una frase di mia madre o di mio padre prima che la pronunciassero ed
io, che credevo l’avessero detta ad alta voce, rispondevo. Fortunatamente i
miei genitori non mi hanno mai tarpato questa qualità. E quando chiedevo come
mai altri bambini non sentissero i pensieri, la risposta era sempre la
stessa:”A qualcuno capita ad altri no. Tu ritieniti fortunato e usa questa
qualità per il meglio”.
Nella vita poi mi è
capitato di incontrare persone con le quali era facile percepirsi
vicendevolmente, così come, diversamente, nemmeno con un disegno altri riescono
a comprendere quello che esprimo.
Sappiamo bene di
non avere limiti se non quelli che crediamo di avere, ma come al solito, per
scoprire qualità nascoste, a volte, ci è necessario un leggero trauma.
Ok, non è la via
migliore.
Ma se la vita ti si
propone così è perché in qualche modo la si è cercata.
Oggi, in virtù dei
seminari de “Il Rubino 1-2 e 3”, tutti possono estrapolare qualità sommerse e
farle divenire di uso quotidiano.
Questa è una
scelta.
Tu cosa scegli?
Ciao, ciao
Paolo
Oddenino Paris